Mi presento
Credo che la conoscenza abbia senso solo se condivisa. Per questo, dopo una vita trascorsa nella ricerca e nella divulgazione scientifica, oggi scrivo storie. Non mi interessa tanto “raccontare” quanto piuttosto creare un dialogo con chi legge, per intrecciare esperienze, passioni e visioni di futuro. La natura è stata la mia maestra più severa e generosa: dalle arrampicate in montagna alle campagne di conservazione nei Parchi Nazionali, mi ha insegnato che l’equilibrio è fragile e prezioso. Ed è proprio lì, tra scienza e vita all’aperto, che ho imparato a guardare il mondo con uno sguardo insieme rigoroso e poetico.
Scrivere, per me, significa questo: unire il pensiero alla sensibilità, parlare di memoria, di valori umani, di ambiente. Non per nostalgia, ma per ricordarci che senza radici e senza cura non esiste futuro. I miei libri nascono da qui: dal desiderio di trasformare la scienza in emozione, e l’esperienza in storie che possano toccare la mente e il cuore.
Il mio percorso
Sono nato a Roma, città che amo ma nella quale non riuscirei più a vivere: oggi cerco spazi di natura e silenzio. Sono sposato e padre di due figlie, una ricercatrice e una musicista.
Per 43 anni ho lavorato in un Ente Pubblico di Ricerca, laureandomi in Ingegneria e Scienza della Formazione mentre già ero immerso nel mio percorso professionale. Negli ultimi anni della carriera ho fondato due realtà che porto nel cuore: il Consorzio di Ricerca Hypatia (2008), dedicato allo sviluppo sostenibile e ispirato a Ipazia di Alessandria, e la Fondazione Edoardo Amaldi (2015), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. Due figure, Ipazia e Amaldi, accomunate da un’idea che sento mia: mettere la conoscenza al servizio della collettività.
Opere pubblicate
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Diario di uno che ci aveva creduto (2021, Porto Seguro) – raccolta di racconti. Il racconto “Accadde ‘na notte a Roma” ha vinto il Premio Città sul Ponte di Firenze e il Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica 2022.
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Il suo nome era Vladimiro – Alla ricerca del lupo cerviero (2021, La Caravella) – Premio Giuria Lettori al concorso “Un libro amico per l’inverno 2023”.
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La belva più feroce (2022, La Caravella) – finalista al Concorso Letterario Internazionale Città di Como 2023, menzione speciale al Premio Caravaggio 2023.
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Racconto Le ultime note – secondo classificato al concorso Victoria 3.0 (2022), finalista a “Un racconto nel cassetto” e al premio Scrivendo 2023.
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Romanzo Quei semplici, preziosi attimi di normalità – premio inedito al Concorso Letterario Città di Castello 2023, finalista al Premio Internazionale Mario Luzi; pubblicato nel 2024 da Capponi Editore.
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Verbello e Belsole, solo storie di paese (2024, Amazon).
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Memorie de ‘no stagnaro (in pubblicazione, Amazon).
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Finalista al concorso IoScrittore 2024 (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol) con il romanzo Avelig, la donna del silenzio.
Su questo sito pubblico racconti e la rubrica Messaggi in una bottiglia.
Ambiente e memoria: le mie bussole
Due bussole per immaginare una società più consapevole.
“La Terra… non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.”
– attribuita al Capo Seattle
“…il pericolo più sottile è il declino delle qualità più umane.”
– Konrad Lorenz, Il declino dell’uomo (1983)
Raccontare e custodire la memoria è per me un modo per prendersi cura non solo del passato, ma soprattutto del futuro.
Flavio Lucibello
📧 postmaster@illupocerviero.it
