Mi presento

 

foto di flavio lucibello

Mi presento

Credo che la conoscenza abbia senso solo se condivisa. Per questo, dopo una vita trascorsa nella ricerca e nella divulgazione scientifica, oggi scrivo storie. Non mi interessa tanto “raccontare” quanto piuttosto creare un dialogo con chi legge, per intrecciare esperienze, passioni e visioni di futuro. La natura è stata la mia maestra più severa e generosa: dalle arrampicate in montagna alle campagne di conservazione nei Parchi Nazionali, mi ha insegnato che l’equilibrio è fragile e prezioso. Ed è proprio lì, tra scienza e vita all’aperto, che ho imparato a guardare il mondo con uno sguardo insieme rigoroso e poetico.

Scrivere, per me, significa questo: unire il pensiero alla sensibilità, parlare di memoria, di valori umani, di ambiente. Non per nostalgia, ma per ricordarci che senza radici e senza cura non esiste futuro. I miei libri nascono da qui: dal desiderio di trasformare la scienza in emozione, e l’esperienza in storie che possano toccare la mente e il cuore.

Il mio percorso

Sono nato a Roma, città che amo ma nella quale non riuscirei più a vivere: oggi cerco spazi di natura e silenzio. Sono sposato e padre di due figlie, una ricercatrice e una musicista.

Per 43 anni ho lavorato in un Ente Pubblico di Ricerca, laureandomi in Ingegneria e Scienza della Formazione mentre già ero immerso nel mio percorso professionale. Negli ultimi anni della carriera ho fondato due realtà che porto nel cuore: il Consorzio di Ricerca Hypatia (2008), dedicato allo sviluppo sostenibile e ispirato a Ipazia di Alessandria, e la Fondazione Edoardo Amaldi (2015), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. Due figure, Ipazia e Amaldi, accomunate da un’idea che sento mia: mettere la conoscenza al servizio della collettività.

Opere pubblicate

  • Diario di uno che ci aveva creduto (2021, Porto Seguro) – raccolta di racconti. Il racconto “Accadde ‘na notte a Roma” ha vinto il Premio Città sul Ponte di Firenze e il Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica 2022.

  • Il suo nome era Vladimiro – Alla ricerca del lupo cerviero (2021, La Caravella) – Premio Giuria Lettori al concorso “Un libro amico per l’inverno 2023”.

  • La belva più feroce (2022, La Caravella) – finalista al Concorso Letterario Internazionale Città di Como 2023, menzione speciale al Premio Caravaggio 2023.

  • Racconto Le ultime note – secondo classificato al concorso Victoria 3.0 (2022), finalista a “Un racconto nel cassetto” e al premio Scrivendo 2023.

  • Romanzo Quei semplici, preziosi attimi di normalità – premio inedito al Concorso Letterario Città di Castello 2023, finalista al Premio Internazionale Mario Luzi; pubblicato nel 2024 da Capponi Editore.

  • Verbello e Belsole, solo storie di paese (2024, Amazon).

  • Memorie de ‘no stagnaro (in pubblicazione, Amazon).

  • Finalista al concorso IoScrittore 2024 (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol) con il romanzo Avelig, la donna del silenzio.

Su questo sito pubblico racconti e la rubrica Messaggi in una bottiglia.

Ambiente e memoria: le mie bussole

Due bussole per immaginare una società più consapevole.

“La Terra… non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.”
– attribuita al Capo Seattle

“…il pericolo più sottile è il declino delle qualità più umane.”
– Konrad Lorenz, Il declino dell’uomo (1983)

Raccontare e custodire la memoria è per me un modo per prendersi cura non solo del passato, ma soprattutto del futuro.

Flavio Lucibello
📧 postmaster@illupocerviero.it

 

 

 

 

 

 

 

 

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